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...2^Parte
Prima di tutto, vorrei porre una domanda ai Cristiani professanti, o meglio, lasciare che sia Dio a porgliela: Dove siete?
Qual è la vostra condotta nella chiesa, e tra i vostri conoscenti? I vostri amici riconoscono che appartenete completamente al Signore? Potete essere Cristiani professanti da venti, forse trenta, o anche quarant'anni. Bene, ma dove siete stasera? State procedendo in avanti verso il cielo? E potete rendere conto della speranza che è in voi? Supponete che io ora chieda ai Cristiani professanti presenti in questo luogo di alzarsi in piedi; vi vergognereste di alzarvi? Supponete che io chieda a ognuno che qui si professa figlio di Dio, "Se la morte tagliasse il filo della tua vita adesso, hai buone ragioni di credere che saresti salvato?". Riusciresti a stare in piedi davanti a Dio e agli uomini, e a dire che hai un buon motivo di credere che sei passato dalla morte alla vita? O ti vergogneresti? Ritorna con la mente agli anni passati: sarebbe coerente che tu dicessi "Sono un Cristiano"? La tua vita coincide con la tua professione di fede? Non si tratta tanto di quello che diciamo, ma di come viviamo. Le azioni parlano più chiaramente delle parole. I tuoi colleghi sanno che sei un Cristiano? La tua famiglia lo sa? Sanno che ti sei dato completamente al Signore? Ogni Cristiano che si professa tale si chieda, "Dove mi trovo agli occhi di Dio? Il mio cuore è fedele al Re del cielo? La mia vita di tutti i giorni è coerente con quella che vivo nella chiesa del Signore? Sono una luce in questo mondo di tenebre?". Cristo dice, "Voi siete Miei testimoni". Egli era la Luce del mondo, e il mondo non ha voluto ricevere la vera Luce; il mondo si è ribellato contro di essa, e ora Cristo dice, "Vi lascio in questo mondo perché testimoniate di Me; vi lascio qui perché mi siate testimoni". Questo si intende quando si dice che i Cristiani devono essere epistole viventi, conosciute e lette da tutti gli uomini. Allora, la mia vita testimonia di Cristo come dovrebbe in questo mondo di tenebre? Se un uomo è per Dio, abbandoni le cose del mondo e si metta a servizio del Signore; e se invece è per il mondo, rimanga nel mondo. Questo servire Dio e il mondo allo stesso tempo -
Ho sentito di tante persone che pensano che far parte della chiesa, e aver fatto una professione di fede, basti per il resto dei loro giorni. Ma c'è una croce che tutti noi dobbiamo portare ogni giorno. Oh, figli di Dio, dove vi trovate? Se Dio vi apparisse stanotte nella vostra camera da letto e vi facesse questa domanda, cosa rispondereste? Credete di poter dire con sincerità: "Signore, ti sto servendo con tutto il mio cuore e con tutta la mia forza; sto facendo fruttare i talenti che mi hai dato e mi sto preparando per il Tuo Regno che sta per venire"? Quando mi trovavo in Inghilterra nel 1867, a Londra, c'era un mercante che veniva da Dublino, e stava parlando con un uomo d'affari; quando mi avvicinai, questi mi presentò al mercante. Alludendo a me, quest'ultimo disse al primo: "Questo giovane si è dato completamente a Cristo?" Queste parole bruciarono nella mia anima. Significa molto darsi del tutto a Cristo; ma è quello che dovrebbero fare tutti i Cristiani, e se lo facessero la loro influenza ben presto si sentirebbe nel mondo; se, cioè, i credenti non si nascondessero e facessero sentire la loro voce in ogni occasione. Come ho detto prima, ci sono molti nelle chiese che fanno una dichiarazione di fede, e quella è l'ultima cosa che senti di loro; e quando muoiono devi andare a leggere in qualche vecchio e polveroso registro di chiesa per sapere se erano Cristiani o no. Credo che quando Daniele morì, tutti gli uomini di Babilonia sapessero chi egli avesse servito durante la sua vita. Non avevano bisogno di informarsi leggendo registri. La sua vita testimoniava con i fatti la professione di fede che aveva fatto. Ciò di cui abbiamo bisogno sono credenti che abbiano un po' di coraggio per difendere la causa di Cristo. Quando la Cristianità si sveglia, e ogni credente che appartiene al Signore è disposto a prendere posizione per Lui, è disposto a lavorare per Lui, e, se fosse necessario, è disposto a morire per Lui, solo allora la Cristianità avanzerà, e vedremo prosperare l'opera del Signore. C'è una cosa che temo più di ogni altra, ed è vedere quel freddo formalismo nella chiesa di Dio. Tra tutte le cattive abitudini, non c'è niente di tanto pericoloso per la chiesa quanto un morto, freddo formalismo, che è giunto fin dentro il cuore della chiesa. Ci sono così tanti fra noi che dormono e sonnecchiano mentre le anime intorno a noi e in ogni parte del mondo stanno morendo! Onestamente, credo che noi Cristiani professanti, spiritualmente parlando, siamo tutti mezzi assonnati. Alcuni di noi stanno iniziando a strofinarsi gli occhi per riuscire a tenerli mezzi aperti, ma nell'insieme stiamo dormendo.
C'era una breve storia sulla stampa americana che mi è rimasta molto impressa come genitore. Una domenica, un padre portò il suo figlioletto nei campi, e, essendo una giornata calda, si stese sotto un bellissimo albero ombroso. Il figlioletto correva avanti e indietro raccogliendo fiori di campo e piccoli steli d'erba, e tornando da suo padre diceva: "Bello! Bello!". Dopo un po', il padre si addormentò, e mentre dormiva il bambino si allontanò. Quando l'uomo si fu svegliato, il suo primo pensiero fu: "Dov'è mio figlio?". Guardò ovunque, ma non lo vide. Lo chiamò gridando con tutta la voce che aveva, ma poté sentire solo l'eco della sua voce. Corse sulla sommità di una collinetta, si guardò intorno e gridò ancora. Nessuna risposta! Allora si diresse verso un precipizio poco distante, guardò giù, e lì, tra le rocce e i fiori selvatici, vide il corpo lacerato del suo amato figlioletto. L'uomo corse in fretta sul posto, prese quel corpicino senza vita e lo strinse a sé, accusando se stesso della morte del suo bambino. Mentre lui dormiva, il piccolo era caduto dal precipizio. Nell'apprendere questa storia, pensai a quanto essa assomigli alla condizione della chiesa di Dio!
Quanti padri e madri, quanti Cristiani, stanno dormendo ora, mentre i loro figli vagano verso il terribile precipizio delle profondità infernali! Padri, dove sono i vostri figli stasera? Forse saranno solo in qualche luogo di ritrovo pubblico, oppure per strada, o si stanno incamminando verso la tomba ubriacandosi. Madri, dove sono i vostri figli? Forse in un locale dove stanno distruggendo la loro anima -
Non molto tempo fa la sola figlia di un mio amico agiato si è ammalata ed è morta. Il padre e la madre rimasero al suo capezzale mentre ella moriva. L'uomo aveva passato tutta la vita ad accumulare beni per lei; le aveva fatto conoscere il fior fiore della società; ma non le aveva insegnato nulla di Cristo. Quando la ragazza giunse a un passo dalla morte, disse: "Aiutatemi; è molto buio, e sento un gelo terribile". I genitori si strinsero le mani angosciati, ma non potevano fare nulla per lei; e la povera ragazza morì nell'oscurità e nella disperazione. Cosa potevano fare per loro i beni e le ricchezze? E voi, madri e padri, state facendo la stessa cosa oggi, ignorando l'opera che Dio vi ha dato da compiere. Vi supplico, dunque, ciascuno di voi inizi a lavorare adesso per le anime dei vostri figli!
Qualche tempo fa, c'era un giovane, morente, e sua madre pensava che egli fosse Cristiano. Un giorno, passando accanto alla sua stanza, lo sentì dire: "Perduto! Perduto! Perduto!". La madre corse nella stanza e gridò: "Figlio mio, è possibile che tu abbia perso la tua speranza in Cristo, ora che stai morendo?" "No, madre, non è questo; so che c'è una vita dopo la morte, ma io ho perso la mia vita. Ho vissuto ventiquattro anni, e non ho fatto nulla per il Figlio di Dio, e ora sto morendo. Ho vissuto la mia vita per me stesso; ho vissuto per questo mondo, e solo ora che sto morendo, mi sono dato a Cristo; ma la mia vita è perduta". Non si potrebbe dire di molti di noi, che se dovessimo essere chiamati a partire da questo mondo, le nostre vite sono state quasi un fallimento -
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