Il Buon Pastore - Un Giorno Un Pensiero

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Il Buon Pastore

MEDITAZIONI
 
 

2^Parte

Ora, fratelli miei, prima di procedere oltre, lasciate che rivolga un appello a coloro che ancora non appartengono al piccolo gregge di Cristo. Spero che il mondo non abbia già catturato i vostri cuori e la vostra attenzione a quest'ora del mattino! Adesso, mentre siete qui, voglio chiedervi se avete la certezza di appartenere a Cristo. Uomo, donna, peccatore, metti la mano sul tuo cuore e rispondimi. Hai mai udito la voce di Cristo così potente da persuaderti a seguirlo rinunciando a te stesso ed affidandoti completamente a lui?
Credo nel profondo del mio cuore (ed è per me motivo di conforto, ora che sto per lasciarvi) di parlare questa mattina ad una moltitudine di persone, di preziose anime, che hanno udito la voce del Figlio di Dio e che, se parlassero ora, direbbero: "Ringraziato sia Dio perché possiamo seguire Cristo con mansuetudine come pecore; sebbene ci vergognamo per tutte le volte che ci siamo allontanati da lui, e per il poco frutto che portiamo". Se questo è il linguaggio dei vostri cuori, prego che abbiate gioia; benvenuta, benvenuta, cara anima, a Cristo! Oh, sia benedetto il Signore per la ricchezza della sua grazia, per il suo amore sovrano e particolare, che egli ha per te e per me. E se egli vi ha fatto udire la sua voce per mezzo di un povero miserabile peccatore, sia al Signore Gesù Cristo tutta la gloria.

Se appartieni a Cristo, egli sta parlando di te quando dice: "Io conosco le mie pecore". Cristo conosce il numero delle sue pecore, i loro nomi, egli conosce ognuno di coloro per cui è morto! Se tra costoro ne mancasse soltanto uno, il Padre manderebbe di nuovo il Figlio a prenderlo. Il nostro amato Signore disse: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato" (Giovanni 18:9). Cristo conosce i suoi personalmente e li cura uno ad uno. Le sue attenzioni sono così particolari, quasi ci fosse solo quella pecorella al mondo. Agli ipocriti egli dirà: "Io non vi ho mai conosciuti". Ma egli conosce i suoi santi; i nostri travagli, i nostri dolori e le nostre tentazioni non gli sono sconosciuti. Cristo raccoglie tutte le nostre lacrime come in un contenitore e sa quali prove sosteniamo. Egli conosce la corruzione della nostra vecchia natura, scruta da vicino ogni nostro movimento e fa in modo che non ci perdiamo. Ricordo che il dottor Marryat, predicando, disse: "Dio ha un grande cane da pastore che fa tornare le pecore smarrite". È vero! Quando i credenti si allontanano da Cristo, Dio sguinzaglia il diavolo e lascia che abbai forte. Satana, invece di raggiungere il suo scopo, viene usato da Dio per recuperare le pecore smarrite.

C'è una preziosa parola che vorrei che notaste: il Signore conosce i suoi! Quale conforto in questo pensiero! A volte pensiamo che egli non oda le nostre preghiere e siamo pronti a credere che si sia dimenticato di noi; ma quale grazia sapere che noi siamo suoi e che egli ci conosce! Quando veniamo accusati ingiustamente e siamo giudicati quello che non siamo, quale pensiero può consolarci e fortificarci se non quello che il Signore ci conosce?

Ma, fratelli, c'è qualcosa di più, qualcosa di ancora migliore: "Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano". Oh, che queste parole inondino i vostri cuori di calore e di luce come accadde a me 35 anni fa! Ricordo che ero così restio ad intraprendere il ministero cristiano che non ho pregato per nessun'altra cosa con tanta intensità, non perché volessi fare quel passo, ma perché non volevo farlo! Ho pregato mille volte col sudore che grondava dal mio volto che Dio, nella sua infinita misericordia, impedisse che io entrassi nel ministero prima che lui stesso mi avesse chiamato.
Una volta, a Gloucester (ricordo molto bene quel luogo e ogni volta che sono a Gloucester e passo di lì alzo gli occhi, guardo la finestra e penso al giaciglio sul quale mi sono disteso), ho detto: "Signore, non posso predicare. Mi gonfierò d'orgoglio e cadrò nella condanna del diavolo. Signore, è meglio che passi ancora un po' di tempo". Ho chiesto a Dio di permettermi di passare ancora due o tre anni ad Oxford perché avevo intenzione di preparare circa 150 sermoni allo scopo di cominciare con una buona riserva di materiale e più serenità. Pregavo e supplicavo Dio e dicevo: "Signore, non sono adatto a predicare la tua Parola, non mandare me, non mandarmi adesso". Scrissi ai miei amici chiedendo loro di pregare allo stesso modo, ma tutti insistevano che io entrassi nel ministero nonostante non avessi ancora compiuto 22 anni. Tutti i miei tentativi si rivelarono vani e fu allora che queste parole benedirono grandemente il mio cuore: "Le mie pecore ascoltano la mia voce, e nessuno le rapirà dalla mia mano".

Voglia Dio che queste parole possano produrre nel vostro cuore lo stesso effetto che produssero nel mio! Il nostro amato Signore sapeva che saremmo sempre stati attanagliati dal dubbio e che avremmo temuto di non raggiungere la beatitudine celeste; perciò ha dichiarato: "Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano".

Il nostro testo fa tre dichiarazioni. Cristo afferma di conoscere le sue pecore. Inoltre, dice che non periranno mai. Anche se i credenti spesso pensano che periranno a causa della propria corruzione e della propria concupiscenza, Cristo dice: "Non periranno mai". Se le ho chiamate fuori dal mondo e le ho unite e me, come posso abbandonarle all'inferno e alla morte? Gesù Cristo ha donato ai suoi la vita eterna. La sua promessa è per noi una certezza, un pegno, una garanzia della gloria eterna e lo Spirito Santo che ci è stato dato è il 'sigillo' della nostra eredità. In terzo luogo, Cristo promette ai credenti che nessuno li rapirà dalla sua mano. Egli li protegge con la sua mano, cioè mediante la sua infinita potenza. Chi potrà impedire al buon pastore di curare le sue pecore?

C'è sempre qualcuno o qualcosa che tenta di rapire i credenti dalla mano di Cristo. Il diavolo, la concupiscenza della carne, degli occhi e l'orgoglio della vita cercano di dividere i cristiani dal loro amato Salvatore. Oh fratelli! Non siamo noi stessi che molte volte diamo una mano a questi nemici affinché riescano nel loro intento? Ma nessuno può rapirci dalla mano di Cristo, nemmeno la corruzione e la debolezza del nostro cuore! "Io do loro vita eterna", dice Cristo, "vado in cielo a preparare loro un luogo, così saranno sempre con me". Quali promesse! Quale certezza di fede! Nessuno può rapirci dalla mano di Cristo! La nostra vita è sicura nelle sue mani! Non c'è un passo migliore a sostegno della dottrina della perseveranza finale dei credenti. Mi meraviglio che ci siano alcuni cristiani sinceri che si oppongano a questo insegnamento. Quanto a me, affido me stesso, i miei cari e tutte le pecore di Cristo alla protezione del suo eterno amore.

Questa mattina, mentre venivo qui attraversando la città, mi sembrava di essere come un condannato a morte. Quando sono sceso dalla carrozza e vi ho visti affrettarvi al luogo del nostro incontro, mi siete apparsi come coloro che accorrono al luogo dell'esecuzione. Quando mi stavo cambiando l'abito preparandomi per predicare, ho pensato che stavo per dare spettacolo alla folla spargendo il mio sangue per il nome del Signore Gesù Cristo! Invoco Dio quale testimone, gli angeli, i cieli e la terra che non ho evitato di soffrire per il nome del Signore! Avrei potuto accettare le numerose offerte che ho ricevuto come, ad esempio, i due distretti che il vescovo Benson mi ha offerto quando non avevo ancora 22 anni, ma ho rifiutato! Oh Signore, tu lo sai! Tu lo sai che non ho cercato il mio interesse né il mio benessere, ma che dal principio del ministero ho scelto di soffrire per Cristo e che oggi, in questa grande città, questo è ancora il mio sentimento!

Pensavo anche che Giacobbe, quando attraversò il Giordano aveva, almeno, il suo bastone, ma io, quando cominciai i miei studi ad Oxford, non avevo nemmeno quello. Non avevo amici, non avevo servi, non avevo nessuno che potesse aiutarmi ad ambientarmi. Dio solo, lo Spirito Santo si compiacque di prendersi cura di me affinché predicassi il nome di Cristo ai peccatori. E fino ad oggi, sostenuto dalla potenza divina, ho continuato ad annunciare Cristo e i miei sentimenti verso l'opera di Dio e verso il suo popolo sono rimasti gli stessi. Le due congregazioni di cui mi sono preso cura in questa città sono care allo stesso modo al mio cuore. Dio mi ha onorato grandemente concedendomi di potergli dedicare due edifici affinché il suo nome venisse adorato.

Quando mi sono recato in Georgia la prima volta, ho affidato tutti i miei pesi di Londra nelle mani di Dio. Allora, potevo predicare praticamente in tutte le chiese di Londra e c'erano sempre dodici o quattordici tutori dell'ordine che sorvegliavano l'entrata per impedire che troppe persone si riversassero in chiesa. Centinaia di persone mi proposero di stabilirmi a Londra, ma ho sempre rifiutato queste offerte perché volevo annunciare il nome di Cristo in terre straniere e rimanere un pellegrino sulla terra. Spero e prego che ancora oggi questo sia il sentimento che mi spinge a partire ancora una volta.

Ora sono giunto alla parte più difficile del discorso. Questa mattina, quando sono uscito di casa, avevo paura di non essere in grado di sopportare questo momento, ma prego che il Signore mi sostenga e mi aiuti anche mentre ci diciamo addio. Questa è la tredicesima volta che mi accingo ad attraversare l'oceano e a quest'età penso che avrò qualche problema. Sebbene tutta la mia forza non è ormai altro che debolezza. sono pienamente convinto che questa sia la volontà di Dio. La pace che sopravanza ogni intelligenza riempie il mio cuore! Nelle mani del Padre rimetto il mio spirito! Sia questo anche il vostro sentimento e chiedete al Signore che guardi il mio cuore e che nulla possa rapirmi dalla sua mano. Mi aspetto molte tentazioni, soprattutto a bordo. Satana, infatti, attende sempre questo appuntamento, ma colui che mi ha preservato nel passato mi proteggerà anche questa volta e mi libererà dal maligno.

Ringrazio Dio che lascio l'opera di Londra in un buono stato, nella pace e nella quiete. Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera è che nessuno vi rapisca dalla sua mano. Siate voi a testimoniare contro di me se ho cercato di trarre discepoli dietro a me! Dov'è quel ministro della Parola che può dire che mi ha sentito sconsigliare o vietare a qualcuno di recarsi ad ascoltare un qualsiasi vero predicatore dell'Evangelo? Ringrazio Dio che mi ha aiutato a fortificare le mani di tutti, anche se poi qualcuno si è vergognato di me. Vi confesso che sono convinto che il Signore sarà con me e mi fortificherà rispondendo così alle suppliche che gli avete rivolto in mio favore. Se la nave dovesse affondare e io dovessi annegare, mentre le onde mi sommergeranno dirò: "Oh Signore, guarda i miei cari a Londra, guarda i miei cari fratelli in Inghilterra, che nessuno li rapisca dalla tua mano".

Oh fratelli miei, non dubito che qualcuno di voi sarà chiamato alla casa del Padre prima del mio ritorno. Ma, miei amati fratelli, e voi tutti presenti, che importa? Cristo ci ha donato vita eterna; ci separeremo, ma per incontrarci di nuovo e per l'eternità. Adesso non riuscirei a salutarvi, sarebbe troppo doloroso guardarvi mentre camminate allontanandovi da me. Fra breve, però, non ci sarà più bisogno di dirci addio ed ogni lacrima sarà asciugata dai nostri occhi. Voglia Dio che nessuno di coloro che adesso stanno piangendo per la mia partenza pianga nel giorno in cui compariremo al cospetto di Dio per essere giudicati. Se qualcuno di voi non è ancora parte del gregge del Signore, che il Padre vi attiri ora a Gesù Cristo! Affrettatevi peccatori, affrettatevi! Non rifiutate di ascoltare colui che vi parla dal cielo! Venite, gustate e vedete quanto è buono il Signore. Voglia il grande pastore delle pecore trarvi a sé! Se non avete mai ascoltato la voce di Cristo, prego che possiate udirla adesso! Quale conforto sarebbe per me sapere che il mio ultimo sermone tra voi è stato usato da Dio per risvegliare alcuni peccatori dal sonno della morte! Sia questo per voi un vero sermone d'addio, affinché possiate dire addio al mondo, alla concupiscenza della carne, degli occhi e all'orgoglio della vita! Venite! Venite! Al Signore Gesù Cristo; vi lascio a lui.

E voi, care pecorelle del Signore, che già siete nelle sue mani, oh possa Dio guardarvi dalla confusione e dallo sviamento; vi conduca sempre ai piedi di Cristo; non importa chi è il vostro pastore, fintanto che siete sotto la cura e la guida del sommo pastore e vescovo delle anime vostre.

Che il Signore Iddio vi preservi, faccia risplendere su voi la luce del suo volto e vi dia pace. Amen.

Fine.

Da: Il Cammino Cristiano

 
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